sabato 3 maggio 2008

STORIA SCANDIANO

dal 3500 a.c. al 1408 d.cDal villaggio Neolitico di Chiozza al Governo dei Da Fogliano--------------------------------------------------------------------------------Dai tempi remoti del villaggio neolitico di Chiozza (3500 A.C.) che ci ha testimoniato, con la sua necropoli, la presenza dell'uomo, al diploma d'investitura del castello del Gesso del 5 luglio 1134, si sono alternate sul nostro territorio Genti con modi di vita, usi e costumi profondamente diversi.I primi ad arrivare e a sostituirsi agli autoctoni furono i Liguri, seguiti dagli Umbri, dagli Etruschi, dai Boi e dai Romani. E' solo in età romana che il nostro territorio assume la sua attuale configurazione secondo schemi a reticolato regolare e con opere di appoderamento ancor oggi riconoscibili.Nel tardo impero, sotto l'incalzare delle invasioni barbariche, la vita delle nostre popolazioni, per ragioni di sicurezza, si accentra e si sviluppa attorno alla Pievi ed entro Borghi fortificati.E' questo il periodo delle "donazioni" con le quali Imperatori e Re donano terre a Vescovi, Conti e Abati. Si assiste così alla formazione di quei Feudi che tanta parte ebbero nella vita e nell'evoluzione della civiltà medievale nel nostro territorio.Scandiano, toponimo di formazione prediale dal familiare "Scandillius", è nominato, per la prima volta, in un atto di investitura dell'11 agosto 1210. Sul suo territorio si concluse, nel 1312, la lunga guerra combattuta dalle famiglie reggiane partigiane del Papa e dell'Imperatore. I Malapresa, signori di Scandiano di parte ghibellina, ed i loro alleati furono sconfitti e banditi dalle loro terre ed il castello del Gesso distrutto.Quell'anno segnò anche l'inizio della fortuna del castello di Scandiano che divenne, alcuni anni dopo, la capitale dei possedimenti della potente famiglia dei Da Fogliano.Il 23 febbraio 1344 Scandiano fu testimone di un importante fatto storico. Il poeta Francesco Petrarca, uscito dalla città di Parma e diretto a Bologna con alcuni compagni, durante la notte nei pressi di Scandiano sfuggì a un'imboscata e da sicura morte trovando salvezza e rifugio nel castello di Scandiano. I Da Fogliano governarono Scandiano fin all'anno 1409.La cosiddetta "Venere di Chiozza".Statuetta femminile di arenaria che gli studiosi datano al Paleolitico o al Neolitico ; è conservata nel Museo Civico di Reggio Emiliadal 1049 al 1560Da Nicolò III d'Este alla Signoria dei Boiardo--------------------------------------------------------------------------------Nel suo breve periodo di governo Nicolò III D'Este, subentrato ai Da Fogliano, fece importanti lavori al castello e concesse ai suoi abitanti il diritto di tenere il mercato settimanale del lunedì.Nell'agosto del 1423 Feltrino Boiardo divenne il nuovo signore di Scandiano e, il 13 dicembre dello stesso anno, Filippo Maria Visconti lo confermò nell'investitura fatta dal marchese di Ferrara aggiungendo il titolo di conte.Durante il governo di Feltrino e dei suoi discendenti Matteo Maria, Giovanni, Gio.Battista e Giulio il paese conobbe, grazie ed una politica illuminata e liberale, una forte crescita economica, urbanistica e culturale. Anche gli Ebrei, chiamati da Feltrino e protetti dai suoi successori, contribuirono, non poco, allo sviluppo del paese.Il "Privilegium pro hebreis Scandiani" voluto da Giovanni Boiardo, è uno dei pochi esempi, in Italia, di legislazione in favore degli Ebrei. Nei quasi cento anni di governo della famiglia Boiardo accaddero a Scandiano alcuni fatti che, per la loro importanza, non possono essere taciuti. Nell'estate del 1494, chiamato dal conte Matteo Maria, arrivò a Scandiano da Venezia, dove operava, lo stampatore Pellegrino De Pasquali. Dai suoi torchi, sistemati all'interno del castello, uscirono la prima edizione in quarto dell'Orlando Innamorato e l'edizione, in folio, degli Statuti di Arceto e Scandiano.Il castello di Scandiano, trasformato in sontuosa dimora da Giulio Boiardo ed abbellito con le decorazioni a fresco di Nicolòdell'Abate ebbe l'onore di ospitare, il 13 giugno e il 3 luglio 1543, Papa Paolo III ed il suo numeroso seguito. Il desiderio di ammirare da vicino lo splendido ciclo pittorico dell'Eneide, da poco terminato e la cui fama si era diffusa in tutte le corti italiane, fu la ragione che spinse il Papa a sostare, per ben due volte, a Scandiano.dal 1565 al 1726Il governo dei Thiene e dei Principi d'Este--------------------------------------------------------------------------------Ad Ippolito Boiardo, ultimo rappresentante di questa famiglia morto nel 1560, successe, nel governo del paese, il conte Ottavio Thiene, marito di Laura Boiardo, figlia di Giulio e di Silvia Sanvitale.Il suo governo e quello dei suoi successori Giulio e Ottavio II fu caratterizzato da una arrogante difesa del loro rango dei loro interessi e privilegi e durò fino all'anno 1633. Dopo la breve parentesi di governo di Enzo Bentivoglio, morto nel 1643, il dura Francesco I, ritornato in possesso del marchesato, lo vendette agli zii Luigi e Borso d'Este.Con la venuta dei Principi d'Este iniziò, per il paese, un periodo di pace e prosperità. I nuovi signori facilitarono il credito, incoraggiarono le iniziative commerciali, la costruzione di nuove case e l'immigrazione.Chiamarono a Scandiano valenti maestri di scuola e ne fecero un importante centro di cultura. Al Principe Foresto, ultimo degli Este di Scandiano morto.nel 1726, si devono i lavori di abbellimento dell'appartamento al piano terra del castello eseguiti dallo scultore modenese Antonio Traeri e dal pittore Francesco Stringa.dal 1727 al 1859Ritorno al Duca di Modena, Regno d'Italia e Restaurazionedal 1860 al 1943Unità d'Italia e Liberazione--------------------------------------------------------------------------------Dopo la fuga da Modena del duca Francesco , del giugno del 1859, la nostra Comunità partecipò, con due suoi rappresentanti i cittadini Giovanni Vecchi e Diego Vallisneri, all'Assemblea sovrana delle Provincie modenesi. L'11 e il 12 marzo 1860 il popolo scandianese sancì con un Plebiscito che ottenne il 95% dei suffragi l'annessione al Regno di Sardegna.Negli anni che seguirono il Comune fu quasi sempre amministrato dal blocco moderato. Solo nell'agosto del 1859 il comune fu conquistato dagli uomini della sinistra. Il comune rimase nelle mani della sinistra fino alle elezioni del 27 luglio 1902 vinte, ancora una volta, dai moderati. I socialisti, guidati da Luigi Ghiacci tornarono a governare il Comune dopo la vittoria del 24 ottobre 1920. Negli anni che seguirono numerose furono le violenze dei fascisti, anche mortali, ai danni dei socialisti. La Giunta socialista fu estromessa con violenza nell'agosto 1922. Nello stesso anno fu assassinato dai fascisti l'Assessore Umberto Romoli. Il Municipio fu occupato, fu nominato un Commissario prefettizio e chieste le dimissioni del Sindaco, della Giunta e di tutti i componenti del Consiglio Comunale.Negli anni che seguirono non venne mai meno, tra la nostra gente, l'opposizione ideologica alla dittatura fascista. Molti nostri concittadini furono costretti ad emigrare in Francia. Durante l'ultimo conflitto l'opposizione degli scandianesi alla dittatura si fece sempre più acuta per trasformarsi poi, dopo il 25 luglio 1943, in vera e propria lotta armata. La causa della Resistenza ebbe, fin dai primi momenti l'adesione ela partecipazione attiva di gran parte della nostra popolazione che operò, con ogni mezzo, a fianco dei PartigianiRagazzi facciamoci una cultura...la nostra citta...non quella degli altri..Riprendiamocela--------------------------------------------------------------------------------Dopo la morte di Foresto il marchesato ritornò alla camera ducale dove rimase fino al 1796. Fu questo un periodo di soverchia gravezza per gli scandianesi. Furono introdotte nuove tasse e tolte alla Comunità le rendite del banco civile e criminale.Il castello fu spogliato di ogni suo bene : strappate dai muri le pitture del Dell'Abate, rimossi quadri preziosi e mobili. Ogni cosa fu trasportata a Modena e andò ad arricchire i palazzi di corte.Dopo la fuga del Duca Ercole, sotto l'incalzare delle truppe napoleoniche, la Comunità di Scandiano aderì alla Repubblica reggiana. Da quel 10 ottobre 1796 Scandiano partecipò attivamente agli avvenimenti politici che segnarono la nascita delle repubbliche Cispadana e Cisalpina.Al periodo napoleonico di grandi cambiamenti e di riforme ma anche di guerre e di sacrifici per le popolazioni seguì, con il ritorno a Modena del duca Francesco IV, il lungo periodo della Restaurazione.In questi 45 anni, tanto durò questo periodo, la nostra Comunità fu gravata dalle tasse, sfruttata, imbavagliata dalla censura e privata della libertà.La Costituzione della Repubblica Cispadana fu approvata a Modena il 19 marzo 1797

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